Behmen è un crociato del XIV secolo che, assieme al suo compagno d'armi Felson, abbandona le crociate a causa del suo rimorso per aver ucciso anche donne ed innocenti per volontà della Chiesa e decide di tornare a casa: per questo atto i due verranno considerati dei disertori.
Nel viaggio di rientro troveranno la propria terra devastata dalla peste nera. Giunti ad una cittadella assediata dal morbo, i due crociati vengono riconosciuti ed arrestati; avendo pochi uomini a disposizione, viene però chiesto loro dal locale vescovo-conte di prendere in custodia una strega, ritenuta autrice della pestilenza, e di portarla in una remota abbazia dove i monaci possano processarla e giustiziarla per poter fermare l'epidemia.
Il prete Debelzaq, il cavaliere in lutto per la morte di tutta la sua famiglia Eckhardt, il truffatore itinerante Hagamar e il testardo giovane chierico Kay si uniscono ai due crociati nella missione, accompagnandoli in regioni selvagge e pericolose.
Durante il tragitto Eckhardt e Hagamar muoiono in circostanze particolari: il primo si uccide gettandosi sulla spada di Kay, mentre era in preda ad allucinazioni che gli mostravano sua figlia, e il secondo muore sbranato da lupi che sembrano privi di ragione e comandati da qualcosa di malvagio. Debelzaq accusa la prigioniera di aver usato la sua stregoneria per impedire che fosse portata all'abbazia e per fuggire; Behmen, che inizialmente aveva pena per la donna, comincia anch'egli a nutrire dei sospetti per le varie stranezze e per l'inspiegabile forza fisica della ragazza.
Giunti all'abbazia, i quattro scoprono che la peste ha raggiunto anche quel luogo e che tutti i monaci sono oramai morti. Debelzaq ritrova la Chiave di Salomone, antico libro che permette anche di fermare la presunta strega, e decide di compiere lui stesso il rito. Una volta iniziato, la donna tenta di confondere Behmen pronunciado le parole del suo generale di crociata ed accusandolo di essere un orribile peccatore ed assassino. Il prete comprende dunque che la donna non è in realtà una strega ma un'anima posseduta dal demonio stesso, ed inizia a compiere il rito di esorcismo. Il demone riesce però a distruggere la gabbia in cui è rinchiuso e fugge, volando in una torre dell'abbazia.
Il gruppo capisce che il demone era realmente la causa della peste e che si era fatto appositamente portare lì per distruggere l'ultima copia rimasta del libro magico. Trovata la creatura, Debelzaq prova nuovamente a compiere il rito, ma viene ucciso dal mostro mentre gli altri sono impegnati a combattere i monaci posseduti. Allora Kay si sostituisce al prete per compiere il rituale mentre Behmen e Felson ingaggiano un combattimento con il demone per tenerlo impegnato. Il rito viene portato a termine ed il demone scacciato, ma con il sacrificio dei due templari.
Kay e Anna, la donna ora non più posseduta, si mettono in viaggio portando con loro la Chiave di Salomone, dopo aver seppellito il prete ed i due crociati.