La storia narra le origini del mercenario Solomon Kane (James Purefoy).
Nel 1600, in Nord Africa, il protagonista Solomon, uno spietato pirata mercenario, assedia dal mare con le sue navi una città per depredarla. Dopo aver trucidato le guardie degli Ottomani ed essere penetrato nel palazzo, Solomon e la sua ciurma si dirigono alla sala del trono. Mentre il capitano entra, il suo equipaggio viene sterminato da dei demoni che escono da degli specchi magici. Nel frattempo, Kane, una volta dentro alla sala del trono, incontra il Cupo mietitore, inviato dal diavolo per prendere la sua anima corrotta. Solomon ingaggia un breve duello, ma visto che non riesce ad avere la meglio, si butta dalla finestra che da sul mare pur di non cedere la sua anima. Mentre cade in acqua, Kane sente il demone urlargli che non sarabbe mai riuscito a sfuggirgli.
Ad un anno da questi eventi, Solomon, traumatizzato dall'episodio, decide di redimersi e di percorrere una esistenza votata alla religione come ospite di un monastero in Inghilterra, unico luogo per lui sicuro dalle forze di Satana. Tutto va per il meglio fino a quando il capo del monastero, dopo aver avuto un sogno profetico, decide di mandare via Kane in modo che egli trovi il suo destino.
Durante il suo pellegrinaggio in una Inghilterra devastata dalle guerre religiose, Solomon viene aggredito da una banda di predoni e salvato dai Crowthorn, una famiglia di puritani in viaggio per il Nuovo Mondo.
Attraverso dei flashback, si viene a conoscenza dell'infanzia terribile di Solomon: da bambino, il padre Josiah Kane, lo aveva destinato al convento per far sì che tutto il patrimonio finisse a Marcus, il malvagio fratello maggiore. Deluso Solomon scappò di casa, ma fuori dal castello scopre il fratello che cerca di violentare una ragazza che conosceva. Allora, nel tentativo di difenderla, Solomon fa involontariamente precipitare il fratello dalla scogliera, dando così l'inizio alla lunga via della perdizione.
Kane decide di unirsi ai Crowthorn nel viaggio. Lungo il tragitto arrivano in un villaggio completamente bruciato. Tra i cadaveri trovano una bambina che racconta di come una strega si fosse liberata dal rogo a cui era stata destinata ed avesse sterminato i popolani. Ma Solomon scopre che la bimba è in realtà la strega stessa; la quale, una volta scoperta, marchia con la magia il palmo di Meredith, la figlia dei Crowthorn, per poi fuggire nella notte e dicendo a Kane che Satana lo aspetta.
Il giorno dopo l'attacco della strega, Solomon ed i Crowthorn si imbattono in un esercito di soldati posseduti: guidati da un misterioso cavaliere con il volto coperto da una maschera di cuoio, gli uomini indemoniati schiavizzano i deboli e fanno possedere i malvagi per ingrossare il loro esercito. Dato che Kane non vuole uccidere per non peccare, tutta la famiglia Crowthorn viene sterminata davanti a lui. Solo la signora Crowthorn e Meredith rimangono in vita, ma quest'ultima viene immobilizzata e portata via. Solomon capisce che Dio vuole che sia un combattente e non un penitente, così impugna la spada e uccide gli aggressori. Una volta fatto promette al Signor Crowthorn morente e alla sua signora di salvare la figlia sopravvissuta, così facendo - secondo Crowthorn - la sua anima sarà salvata.
Kane inizia una eroica ricerca del guerriero solitario per l'Inghilterra devastata dal cavaliere mascherato, il quale, dai racconti presi sul percorso, è il servo di Malachi, un ex-sacerdote diventato ora servo del diavolo, il cui scopo è quello di corrompere le persone catturate. Giunto in una chiesa distrutta, Solomon viene imprigionato da un prete pazzo che tenta di ucciderlo per mantenere in vita degli morti viventi, affamati di carne umana. Miracolosamente si salva gettando in pasto lo stesso prete e una volta fuori Solomon incontra e sconfigge una banda di soldati posseduti, dai quali apprende che Meredith è morta. Disperato Solomon raggiunge un villaggio e si abbandona all'alcol in un'osteria.
Qui incontra alcuni suoi vecchi prodi di quando era capitano pirata, che riconoscendolo gli chiedono di guidarli in battaglia contro Malachi. Lui rifiuta ma quando il villaggio è attaccato dalle forze di Malachi che uccidono e schiavizzano gli abitanti, Kane viene crocifisso. In quel preciso istante nella carovana di schiavi si trova Meredith, la quale non era morta, e riconoscendo Kane urla il suo nome. Sentendo e vedendo la ragazza, Solomon riprende le forze e si libera dai chiodi della croce. I soldati indemoniati lo circondano ma la gente ed i suoi vecchi compagni li eliminano salvandolo.
Curato e unitosi alla resistenza, Kane scopre dai rivoltosi che il quartier generale di Malachi è proprio il castello di suo padre, il castello dei Kane, dove si trova Meredith.
Asieme ad un drappello di uomini, Salomon riesce ad entrare nella fortezza attraverso le fogne. Nella battaglia che segue, mentre i rivoltosi combattono contro i posseduti, Kane raggiunge i sotterranei dove libera i prigionieri. In una delle celle trova il padre Joshia Kane, il quale gli rivela di come avesse deciso di stringere un patto con Malachi per salvare il primogenito Marcus, dopo la quasi mortale caduta dalla scogliera. Ma stringere un patto col diavolo lo aveva portato ad orrende conseguenze: infatti il cavaliere mascherato che comanda le truppe di Malachi è proprio Marcus, deformato al volto dalla caduta e completamente posseduto dai demoni. Oltre a questa terribile rivelazione, il padre convince il figlio ad ucciderlo, in quanto sosteneva di dover pagare per i suoi peccati. Solomon, posseduto da un'immensa furia, ordina ai suoi soldati sopravvissuti di tenere occupate le forze dello stregone per dargli il tempo di ucciderlo.
Nel salone trova sia Malachi che Meredith e qui si scopre la trappola: il diavolo voleva Kane, e Meredith era sia l'esca che la chiave, perché il suo sangue puro serviva per aprire un portale infernale dal quale far uscire un'enorme demone di fuoco che trascinasse Solomon all'inferno. Per iniziare il rituale di evocazione, Malachi fa combattere Kane contro il deforme fratello Marcus, e Solomon inizialmente tenta invano di farsi riconoscere, ma poi si vede costretto ad ucciderlo, e con non poche difficoltà riesce in questo dandogli fuoco e decapitandolo.
Nel mentre il demone viene evocato e Solomon è costretto ad indietreggiare, ma ad un certo punto dello scontro Kane riesce ad aggirare per poco il demone e giunge di fronte a Malachi che tiene Meredith in ostaggio con un coltello. Solomon si dice pronto a morire pur di fare lei salva e mantenere la promessa. Il demone arriva alle spalle di Solomon e cerca di schiacciarlo con un pugno, mentre Malachi alza il coltello per uccidere Meredith. Meredith, però, spinge Malachi indietro prima che possa colpirla, così Kane spara in testa a Malachi ed il suo sangue corrotto tocca il portale, il quale risucchia sia il demone che lo stregone deceduto.
La battaglia è vinta, Malachi è morto, il castello riconquistato e Meredith salva, quindi anche l'anima dell'eroe, il quale riprende i sensi e, dopo aver riportato finalmente la ragazza da sua madre, giura davanti alle tombe del padre e del fratello che da quel momento in avanti sarebbe diventato un guerriero del bene contro il male, l'era in cui gli uomini non si opponevano al male, finisce da quel giorno in poi.
E qui nasce la leggenda di Solomon Kane.